Al termine del conflitto [Danilo Dolci] riprende gli studi al Politecnico di Milano e pubblica i primi lavori, due manuali di scienze delle costruzioni a uso degli studenti di architettura […] Nel 1950 quando comincia a essere conosciuto e apprezzato come poeta, si compie la prima svolta: “cominciavo a capire” spiegherà più tardi “che un architetto avrebbe lavorato solo per i ricchi per chi aveva i soldi e non per chi non aveva né casa né soldi; occorreva dunque fare un altro lavoro prima dell’architettura e prima della cosiddetta urbanistica.” [Da: Gli industriali e i “banditi” di Danilo Dolci, di…
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