Questo sguardo altro sul mondo. È tutto in questo. Fra il vecchio modo di pensare, economico, separatista, segregazionista (della Banca Mondiale e dei capitali privati internazionali) e una nuova cultura, diversa, meticcia, in cui l’uomo resta padrone del suo tempo e del suo spazio geografico e sociale. Appartengo al Mediterraneo, dicevo. Tengo per mano le mie due sponde. (Jean-Claude Izzo)
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La maggior parte degli uomini non ha un destino. Ed è affascinante che il passato plasmi un destino nei vuoti meccanici della mia respirazione. Perché la maggior parte degli uomini e delle donne non ha storia. Ha avuto vite senza storia. […] E se sei privo di storia, allora bisogna chiedersi se sei mai stato vivo. Manuel Vilas, In tutto c’è stata bellezza, p.147 img: Forte Sangallo di Civita Castellana
Leave a CommentIn questo modo la civiltà delle macchine distrugge ciò che la scienza naturale derivata dal mito aveva faticosamente conquistato: lo spazio per la preghiera, poi trasformatosi in spazio per il pensiero. Il moderno Prometeo e il moderno Icaro, Franklin e fratelli Wright, inventori dell’aeroplano: sono loro quei funesti distruttori del senso della distanza che minacciano di gettare il mondo nel caos. Il telegrafo e il telefono distruggono il cosmo. Il pensiero mitico e il pensiero simbolico, nel loro sforzo per spiritualizzare il rapporto fra l’uomo e il mondo circostante, creano lo spazio per la preghiera o per il pensiero, che…
Leave a Comment… e se non smetto che fai, chiami papà Francesco? O mi bruciate sul rogo nel cortile della Pigna?
Leave a CommentEssere umani è una libertà che richiede attenzione, consapevolezza, disciplina, impegno e la capacità di tenere davvero agli altri […] Questa è la vera libertà, questo è imparare a pensare. L’alternativa è l’inconsapevolezza, la modalità predefinita, la corsa sfrenata al successo, essere continuamente divorati dalla sensazione di aver avuto e perso qualcosa di infinito […] qui la morale, la religione, il dogma o le grandi domande stravaganti sulla vita dopo la morte non c’entrano. La verità con la V maiuscola riguarda la vita prima della morte. Riguarda il fatto di toccare i trenta magari i cinquanta senza il desiderio di…
Leave a CommentIl patrimonio è un grande repertorio proprio come il teatro o la musica: se nessuno lo esegue e cioè se nessuno lo narra, facendolo risorgere, rimane inerte, morto, perduto. Tomaso Montanari, Istruzioni per l’uso del futuro, 2014
Leave a CommentGrazie alla vita Che mi ha dato tanto, Mi ha dato due occhi Che quando li apro Chiaramente vedo Il nero e il bianco, Chiaramente vedo il cielo alto Brillare al fondo, Nella moltitudine L’uomo che amo. Grazie alla vita Che mi ha dato tanto, Mi ha dato l’udito Così certo e chiaro Sento notti e giorni Grilli e canarini Turbini martelli E lunghi pianti di cani E la voce tenera Del mio amato Grazie alla vita Che mi ha dato tanto, Mi ha dato il passo Dei miei piedi stanchi Con loro ho attraversato Città e pozze di fango…
Leave a CommentSe non dovessi tornare, Sappiate che non sono mai partito. Il mio viaggiare é stato tutto un restare qua, dove non fui mai Biglietto lasciato Prima di non andare via, Giorgio Caproni
Leave a Comment[metaslider id=759] Le domande “chi sei?” o “chi sono?” hanno risposte facili: una persona racconta la sua vita e così si presenta gli altri. La domanda che non ha risposta è formulata in altro modo: “che cosa sono io” non “chi” ma “che cosa”. Colui che farà questa domanda si troverà di fronte una pagina bianca e il peggio è che non sarà in grado di scriverci una parola, una che sia. [José Saramago, il quaderno,2009 p. 137] thanx to L.D. #iltarlolavorainsilenzio
Leave a CommentWe must do away with the absolutely specious notion that everybody has to earn a living. It is a fact today that one in ten thousand of us can make a technological breakthrough capable of supporting all the rest. The youth of today are absolutely right in recognizing this nonsense of earning a living. We keep inventing jobs because of this false idea that everybody has to be employed at some kind of drudgery because, according to Malthusian-Darwinian theory, he must justify his right to exist. So we have inspectors of inspectors and people making instruments for inspectors to inspect…
Leave a CommentCosì, alienati dalla natura di cui siamo diventati “padroni e possessori”, come voleva Cartesio, abbiamo perduto quella capacità di Abitare Poeticamente la Terra di cui parla Holderlin in una celebre poesia. E cosa vuol dire abitare poeticamente se non rispondere con creatività alla creatività costante della vita; accettare il mistero dell’esistenza non come limite ma come apertura, come promessa; riscoprire il nostro appartenere al mondo, al visibile e all’invisibile, e il nostro essere radicati nel suolo, anche se con la testa tra le nuvole, non molto diversamente dagli alberi. E pensare, come suggerì l’ecologo Aldo Leopold, a “Pensare come una…
Leave a CommentPuò un uomo, quando la sua vita non è che pena guardare il cielo e dire: così Anch’io voglio essere. Si. Fino a che l’amicizia, L’Amicizia schietta ancora dura nel cuore Non fa male l’uomo a misurarsi con la divinità. Dio è sconosciuto? E’ egli manifesto e aperto come il cielo? Questo piuttosto io credo. Questa è la misura dell’uomo. Pieno di merito, ma poeticamente, abita l’uomo su questa terra. Ma l’ombra della notte con le stelle non è Se così posso osar di parlare, più pura Dell’uomo, che si chiama immagine della divinità. C’è sulla terra una misura? No.…
Leave a CommentA spiegare troppo c’è sempre il rischio di negare i misteri di appesantire la dinamica di soffocare le vibrazioni di escludere l’ignoto Ettore Sottsass, 1991 Disegnare è la continua ricerca di una metafora possibile dell’esistenza […] Sembrava che tutto si sarebbe risolto via ragione: il problema è che non so come usare la razionalità per scegliere i fiori che voglio mandare alla mia giovanissima scatenata amante Ettore Sottsass, 1994
Leave a CommentCaro poeta e compagno, la poesia non è di chi la scrive ma di chi gli serve Pablo Neruda
Leave a CommentCu ti lu dissi ca t’haju a lassari megliu la morti e no chistu duluri ahj ahj ahj ahj moru moru moru moru ciatu di lu me cori l’amuri miu si tu ahj ahj ahj ahj moru moru moru moru ciatu di lu me cori l’amuri miu si tu Cu ti lu dissi a tia nicuzza lu cori mi scricchia a picca a picca a picca a picca ahj ahj ahj ahj moru moru moru moru ciatu di lu me cori l’amuri miu si tu ahj ahj ahj ahj moru moru moru moru ciatu di lu me cori l’amuri miu…
Leave a CommentSento che vi domandate: cosa vuol dire essere un colore? Il colore è il tocco dell’occhio, la musica dei sordi, un grido nel buio. Dato che sono decine di migliaia di anni che ascolto, di libro in libro, di oggetto in oggetto quel che dicono le anime, come il ronzio del vento, lasciatemi dire che il mio tocco, somiglia a quello degli angeli. parte di me richiama i vostri occhi, è la mia parte pesante. L’latra parte vola in aria con i vostri sguardi, è la mia parte leggera Il mio nome è rosso, Orhan Pamuk
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