Relazioni (costruzioni di) Arcipelaghi, Solidarietà, Inclusione
Imprevedibile (Accogliere lo), Differenze
Paradosso (Ironia, non-sense), Intuizione
Categoria: Teaching
Questa categoria contiene tutti i post relativi ad esperienze educative
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MidìEdu4.0Kids a Napoli – Tre parole per il prossimo futuro
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Basic Design. Quaderno #1 Esperienze di Progettazione e Didattica Inclusiva
Basic Design. Quaderno #1. Esperienze di Didattica inclusiva released now on issuu.com
Attraverso la presentazione di ventiquattro esperienze didattiche, gli autori illustrano le competenze base della progettazione con l’ambizione di rispondere a due domande semplici ma impegnative: quali competenze dovrà possedere il progettista del futuro? E come si insegnano? La natura dei workshop presentati è sperimentale ed inclusiva. Sperimentale perché lasciano grande spazio all’imprevisto, all’errore, all’imperfezione e all’anomalia. L’incertezza del risultato ha reso vitale i processi esplorativi ed ha animato l’immaginazione di ognuno, che con emozione si è sorpreso di risultati inaspettati. Inclusiva perché, come si sa, le differenze sono ricchezze e coniugare i punti di vista alternativi o irregolari, e anche gli esiti inconsueti, dentro processi collettivi e collaborativi, ha esaltato le potenzialità delle intelligenze peculiari di ciascuno, rendendo le esperienze più varie, consistenti e solidali.
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Suonocr@zy – Suonare la città, Suonare la scuola
Suonare la città è facile – quasi infantilmente facile –
è anche molto divertente
ma
è illegale
provate – se non ci credete
a suonare la città
e vedrete che vi fermeranno subito
subito non farete neppure due passi
[…]
dunque andare per le strade a suonare è
ancora
un gesto privo di senso
se non
è
una servitù
[…]
è suonare la città è suonare per – attraverso – nella città
è
è
una libertà eccessiva per il nostro costume attualeGiuseppe Chiari, Suonare la città
Performance per Suonocr@zy 2018 con gli studenti dell’IC Rosmini di Roma ispirato a Suonare la Città di Giuseppe Chiari (testo completo: https://urbanfields.wordpress.com/inspiration-2/suonare-la-citta-di-giuseppe-chiari/ )
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Esco fuori, cambio scala e divido lo spazio
Come disegnare un inviluppo sull’asfalto del parcheggio di fronte a scuola
Si può imparare a realizzare semplici figure geometriche anche senza riga, squadre e compasso. E soprattutto senza stare in classe, persino uscendo fuori dalla scuola … Con un laccio di scarpe e dei gessetti colorati si può disegnare sull’asfalto delle strade di quartiere un bell’inviluppo simile a quello che Michelangelo ha realizzato nella piazza del Campidoglio. Non è complicato! Basta solo procedere in maniera ordinata. Dopo averlo disegnato, si può anche colorare e renderlo più interessante, magari si può inventare anche un gioco da fare assieme agli amici. Appropriarsi degli spazi pubblici è un gioco da ragazzi vero e proprio, e una pratica necessaria: per prima cosa perché il rispetto della dimensione pubblica possa così ritornare al centro dell’educazione civica quotidiana, secondo, perché per farlo si gioca, cioè si condivide un tempo dal valore inestimabile perché inutile.
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Caleidocicli: ripetizioni in 4 dimensioni
Costruire simmetrie nel tempo
I caleidocicli sono anelli tridimensionali formati da tetraedri, che ruotano sulle pieghe che li collegano l’uno all’altro. Hanno la proprietà di poter ruotare ciclicamente per cui le loro facce sequenzialmente risultano accostate, componendo un certo numero di figure che possono avere caratteri di regolarità e ripetizione. Le esplorazioni attorno a questo strano oggetto tridimensionale riguardano da una parte le previsioni legate alla simmetria delle composizioni “dinamiche”, dall’altro, l’aspetto narrativo e la possibilità di veicolare oltre che immagini astratte, anche sequenze di messaggi.
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Libri di carte
Libri di carte: un laboratorio trasversale e multidisciplinare simple tech (oppure un evocatore poetico e basta?)
900 ritagli delle dimensionid di 10 x 15 centimetri raccolti in 9 volumi unici ma sempre mutevoli, ciascuno di 100 fogli di carte domestiche in procinto di essere buttate nella spazzatura, ricombinabili all’infinito tra un volume e l’altro. Ogni fogli di carta, una storia. Ogni volume, un libro di storie. Storie evocate (invenzione o memoria?) dal lettore per via del contatto con i fogli. Ogni volume è segnato in copertina con lo stencil di una lettera dell’alfabeto. Tutte le copertine affiancate formano il nome dell’istituto scolastico I C R O S M I N I . In seconda pagina, exlibris stampato a tempera da matrice incisa di linoleum. Improvvisazione surrealista intitolata Carta Canta, svoltasi nella biblioteca scolastica il 6 giugno 2015 alle ore 16.45 che ha coinvolti tutti i convenuti all’evento conclusivo della programmazione culturale. Suono: macchina da scrivere Olivetti Studio 46 colore blu con cui Daniele Mancini trascrive frasi, parole, pensieri degli studenti, dei genitori, dei docenti, del dirigente partecipanti alla performance. A conclusione, il foglio A4 con le trascrizioni, viene piegato in un A5 e inserito tra i fogli di un libro a caso tra i 9 I, C, R, O, S, M, I, N, I.
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Un, due, tre, stella!
Come realizzare una parete di stelle in biblioteca
Possiamo fare più bella la parete della nostra biblioteca di scuola ? Certo che sì… Ognuno realizzi la sua stella colorata, poi uno dopo l’altro le attaccheremo al muro, ciascuno la sua, con le punte che toccane le altre punte. L’esito è molto interessante in verità: una superficie di stelle nere e celesti che si perdono all’infinito (e sono quelle che abbiamo realizzato noi), ma se socchiudo gli occhi, vedo anche delle stelle bianche e celesti! Il fondo del muro, bianco, è entrato a far parte della nostra installazione. Abbiamo realizzato moltissime stelle e le abbiamo assemblate, come in un rito civico, insieme ai delegati del progetto europeo “Raising the Achievements for all Learners in Inclusive Education” che ci sono venuti a trovare.
I.C. A. Rosmini di Roma
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