Categoria: Sketching Time

Questa categoria contiene tutti i post relativi al disegnare

  • Questo sguardo altro sul mondo

    Questo sguardo altro sul mondo

    Questo sguardo altro sul mondo. È tutto in questo. Fra il vecchio modo di pensare, economico, separatista, segregazionista (della Banca Mondiale e dei capitali privati internazionali) e una nuova cultura, diversa, meticcia, in cui l’uomo resta padrone del suo tempo e del suo spazio geografico e sociale. Appartengo al Mediterraneo, dicevo. Tengo per mano le mie due sponde.

    (Jean-Claude Izzo) 

  • La maggior parte degli uomini non ha un destino

    La maggior parte degli uomini non ha un destino

    La maggior parte degli uomini non ha un destino. Ed è affascinante che il passato plasmi un destino nei vuoti meccanici della mia respirazione. Perché la maggior parte degli uomini e delle donne non ha storia. Ha avuto vite senza storia. […] E se sei privo di storia, allora bisogna chiedersi se sei mai stato vivo.

    Manuel Vilas, In tutto c’è stata bellezza, p.147

    img: Forte Sangallo di Civita Castellana

  • Il rituale del serpente

    Il rituale del serpente

    In questo modo la civiltà delle macchine distrugge ciò che la scienza naturale derivata dal mito aveva faticosamente conquistato: lo spazio per la preghiera, poi trasformatosi in spazio per il pensiero. Il moderno Prometeo e il moderno Icaro, Franklin e fratelli Wright, inventori dell’aeroplano: sono loro quei funesti distruttori del senso della distanza che minacciano di gettare il mondo nel caos. Il telegrafo e il telefono distruggono il cosmo. Il pensiero mitico e il pensiero simbolico, nel loro sforzo per spiritualizzare il rapporto fra l’uomo e il mondo circostante, creano lo spazio per la preghiera o per il pensiero, che il contatto elettrico istantaneo uccide.

    Aby Warburg, Il rituale del serpente, 26 aprile 1923 (in Adelphi, 1998)

    *
    img: Maso di Cogolo (Pejo) in Val di Sole

  • Mi spiace molto fare rispettare questa regola ma in Sistina è vietato disegnare…

    Mi spiace molto fare rispettare questa regola ma in Sistina è vietato disegnare…

    … e se non smetto che fai, chiami papà Francesco? O mi bruciate sul rogo nel cortile della Pigna?

  • Essere umani è una libertà che richiede attenzione

    Essere umani è una libertà che richiede attenzione

    Essere umani è una libertà che richiede attenzione, consapevolezza, disciplina, impegno e la capacità di tenere davvero agli altri […] Questa è la vera libertà, questo è imparare a pensare. L’alternativa è l’inconsapevolezza, la modalità predefinita, la corsa sfrenata al successo, essere continuamente divorati dalla sensazione di aver avuto e perso qualcosa di infinito […] qui la morale, la religione, il dogma o le grandi domande stravaganti sulla vita dopo la morte non c’entrano. La verità con la V maiuscola riguarda la vita prima della morte. Riguarda il fatto di toccare i trenta magari i cinquanta senza il desiderio di spararsi un colpo in testa. Riguarda il valore vero della vera cultura, dove voti e titoli di studio non c’entrano, c’entra solo la consapevolezza, pura e semplice

    D.F. Wallace, in “Questa è l’acqua”, 2009

  • Il patrimonio è un grande repertorio

    Il patrimonio è un grande repertorio

    Il patrimonio è un grande repertorio proprio come il teatro o la musica: se nessuno lo esegue e cioè se nessuno lo narra, facendolo risorgere, rimane inerte, morto, perduto.

    Tomaso Montanari, Istruzioni per l’uso del futuro, 2014

  • Grazie alla vita

    Grazie alla vita

    Grazie alla vita
    Che mi ha dato tanto,
    Mi ha dato due occhi
    Che quando li apro
    Chiaramente vedo
    Il nero e il bianco,
    Chiaramente vedo il cielo alto
    Brillare al fondo,
    Nella moltitudine
    L’uomo che amo.

    Grazie alla vita
    Che mi ha dato tanto,
    Mi ha dato l’udito
    Così certo e chiaro
    Sento notti e giorni
    Grilli e canarini
    Turbini martelli
    E lunghi pianti di cani
    E la voce tenera
    Del mio amato

    Grazie alla vita
    Che mi ha dato tanto,
    Mi ha dato il passo
    Dei miei piedi stanchi
    Con loro ho attraversato
    Città e pozze di fango
    Lunghe spiagge vuote
    Valli e poi alte montagne
    E la tua casa la tua strada
    Il tuo cortile

    Grazie alla vita
    Che mi ha dato tanto,
    Del mio cuore in petto
    Il battito chiaro
    Quando guardo il frutto
    Della mente umana
    Quando vedo la distanza
    Tra il bene e il male
    Quando guardo il fondo
    Dei tuoi occhi chiari

    Grazie alla vita
    Che mi ha dato tanto
    Mi ha dato il sorriso
    E mi ha dato il pianto
    Così io distinguo
    La buona o brutta sorte
    Così le sensazioni che fanno
    Il mio canto
    Grazie alla vita
    Che mi ha dato tanto

    Credits
    Writer(s): Violeta Parra Sandoval
    Traduzione italiana e interpretazione: Gabriella Ferri

  • Non fui mai

    Non fui mai

    Se non dovessi tornare,
    Sappiate che non sono mai
    partito.

    Il mio viaggiare
    é stato tutto un restare
    qua, dove non fui mai

    Biglietto lasciato
    Prima di non andare via, Giorgio Caproni

  • La genetica o l’ambiente?

    La genetica o l’ambiente?

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    Le domande “chi sei?” o “chi sono?” hanno risposte facili: una persona racconta la sua vita e così si presenta gli altri. La domanda che non ha risposta è formulata in altro modo: “che cosa sono io” non “chi” ma “che cosa”. Colui che farà questa domanda si troverà di fronte una pagina bianca e il peggio è che non sarà in grado di scriverci una parola, una che sia.

    [José Saramago, il quaderno,2009 p. 137] thanx to L.D.

    #iltarlolavorainsilenzio